(ANSA) - MILANO, 02 APR - La Guardia di finanza di Varese ha
sequestrato in via cautelativa beni per un milione di euro a due
persone accusate dell'autoriciclaggio di denaro frutto di truffe
commesse in Svizzera.
Le indagini sono partite da Lugano dove in Ministero Pubblico
(ovvero la procura elvetica) ha avviato indagini su residenti a
Varese, alcuni di origine campana, accusati di avere truffato
aziende svizzere. Fra novembre del 2018 e maggio del 2020
avrebbero acquistato merce per 320 mila euro senza pagarla. Per
questo motivo alcuni di loro sono stati arrestati e condannati
in primo grado.
Da Lugano è arrivata una rogatoria in Italia e sono partite
le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria
diretta dalla Procura in coordinamento rogatoriale con l'Ufficio
di Lugano, che hanno portato al sequestro.
Esaminando una serie di conti correnti, le fiamme gialle
hanno notato una serie costante di versamenti su carte prepagate
intentaste all'amministratrice di una società che controlla un
centro di scommesse sportive a Varese. Il denaro era stato poi
bonificato alla stessa ditta che l'aveva usato per saldare un
debito da 250 mila euro con il concessionario nazionale
autorizzato alla raccolta. Inoltre la Guardia di Finanza ha
scoperto che nel periodo delle truffe gli indagati avevano avuto
un aumento di reddito non giustificato dalle loro entrate
regolari. Da qui il sequestro preventivo per sproporzione che ha
riguardato conti correnti, un appartamento con garage in
provincia di Varese, diverse auto e le quote della società
proprietaria del centro scommesse. (ANSA).
Truffe in Svizzera e autoriciclaggio,Gdf sequestra 1 milione
Operazione delle Fiamme gialle a Varese
