(ANSA) - MILANO, 29 MAR - Toccata e fuga di Matteo Salvini al
Tribunale di Milano dove si è presentato in aula per essere
sentito come parte offesa in un processo in cui Maurizio Crippa,
vice direttore de Il Foglio, è imputato per diffamazione nei
suoi confronti per un botta e risposta su twitter che risale al
9 marzo del 2020. Con il leader della Lega che era intervenuto
per commentare le rivolte in moltissime carceri italiane con i
detenuti che chiedevano di uscire per via del Covid dicendo:
"occorre il pugno di ferro subito, chiusure di tutte le celle,
sospensione di uscite e passeggiate e chi sbaglia paga il
doppio". E il giornalista che aveva replicato: "questo
irresponsabile delinquente, indegno di uno stato di diritto, va
isolato come un virus cancerogeno".
Così nel primo pomeriggio Salvini, accompagnato dal suo
legale, Claudia Eccher, si è presentato al Palazzo di Giustizia,
per rimanere meno di un'ora e poi volare a Roma. "Ne ho
approfittato per trascorrere una mezza giornata milanese. Sono
andato anche a trovare Silvio Berlusconi e l'ho trovato bene",
ha detto prima di entrare in aula spiegando di non voler dire
null'altro.
Davanti al giudice monocratico Alberto Nosenzo, Salvini ha
raccontato: "Io non sono solito querelare, se non in casi che
ritengono particolarmente gravi. Questo è uno di quelli. I toni
mi sono sembrati assolutamente eccessivi e fuori luogo e decisi
di querelare".
Salvini prima di lasciare il Tribunale ha detto: "come
sempre, se c'è una lettera di scuse e una donazione di fondi a
una associazione di volontariato da me indicata, ritiro la
querela". (ANSA).
Salvini in Tribunale a Milano: 'Io diffamato da un tweet'
Giornalista scrisse 'delinquente, va isolato come virus'
