Nel Giorno della memoria Milano ha
ricordato le vittime del nazi-fascismo anche con una cerimonia
di deposizione di corone davanti all'ex albergo Regina, che dal
1943 fu il quartiere generale delle SS naziste e della Gestapo.
Una targa oggi ricorda gli orrori e le torture avvenute in quel
luogo. Dall'ex albergo Regina partivano le liste di coloro che
dovevano essere deportati e da lì arrivò l'ordine di fucilare i
quindici partigiani antifascisti, martiri di piazzale Loreto.
"Purtroppo questa giornata è stata anticipata da notizie di
cronaca che sono preoccupanti - ha commentato l'assessore al
Bilancio del Comune di Milano, Emmanuel Conte, che ha
rappresentato l'amministrazione alla cerimonia -. Credo che
questa giornata debba essere d'aiuto per tutti, per ricordare il
passato e guardare con occhi diversi al futuro. Credo che questa
Giornata della memoria vada dedicata all'educazione, al ricordo
, a guardare diversamente avanti perché dato il periodo storico
abbiamo bisogno di una nuova coesione".
"A 77 anni dalla liberazione di Auschwitz siamo ancora in
presenza di inquietanti e pericolose derive antisemite - ha
commentato il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati -. Se un
ragazzo di 12 anni viene insultato perché ebreo dai suoi
coetanei vuol dire che qualcosa di grave avviene nella nostra
società".
Alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente di Aned
Milano, Leo Gilardi, il presidente della Comunità Ebraica di
Milano, Walker Meghnagi, la presidente della Fondazione Memoria
della Deportazione, Floriana Maris, il presidente della
Fondazione Memoriale della Shoah, Roberto Jarach, la presidente
dell'Associazione Figli della Shoah Milano, Daniela Tedeschi, il
rappresentante dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane,
Milo Hasbani.
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