Area C, la zona a traffico limitato
del centro città di Milano dove si accede pagando un pedaggio,
compie domani dieci anni. Tanto è passato dalla sua introduzione
che avvenne il 16 gennaio del 2012. In questi anni, come
rilevato da un documento di Amat, Agenzia mobilità ambiente e
territorio del Comune, i dati mostrano una diminuzione dei
transiti nella cerchia dei Bastioni.
Si parte da oltre 90 mila ingressi rilevati nel 2012 (-31%
rispetto al 2011), per arrivare agli 81 mila del 2021, con una
diminuzione che raggiunge il 38,5%. Il dato del 2020 (-46,8%)
risente degli effetti sugli spostamenti causati dall'epidemia da
Covid. Per quanto riguarda il 2021 si può invece ipotizzare un
aumento del mezzo privato dovuto al timore di utilizzare il
trasporto pubblico. I dati mostrano un trend in discesa delle
emissioni inquinanti dei mezzi che hanno avuto accesso ad Area
C: nel 2012 le emissioni di Pm10 allo scarico sono risultate
pari a una tonnellata all'anno, nel 2021 arrivano a 0,3; il Pm10
totale passa da 4,5 tonnellate a 1,7; gli ossidi di azoto vanno
da un valore di 64 tonnellate a 14.
I dati "ci dicono che Area C ha avuto un effetto diretto sul
traffico nel centro cittadino e il suo effetto si è consolidato
nel tempo e continua a funzionare - ha sottolineato l'assessore
alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi -. La sua
introduzione ha concorso ad abbassare notevolmente
l'inquinamento generato dalle auto che vi sono transitate nel
corso degli anni. Ciò è dovuto anche al fatto che,
contemporaneamente, ha contribuito a cambiare il parco auto
della nostra città. Questo slancio è stato supportato
dall'amministrazione che in questi anni ha investito oltre 20
milioni di euro nei contributi per l'acquisto di veicoli a
minore impatto ambientale".
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