Le cancellazioni delle prenotazioni
negli alberghi nella settimana del Capodanno a Milano hanno
toccato una media vicina al 70%: si salvano solo gli hotel con
ristorante che possono offrire
cenone e pernottamento. Lo rende noto ATR Milano, l'associazione
degli albergatori milanesi in seno a Confesercenti, che punta il
dito contro il decreto festività.
"Capiamo la necessità delle ulteriori restrizioni per
l'avanzata della variante Omicron - spiega il presidente di ATR,
Rocco Salamone - ma punire indistintamente vaccinati e non con
la chiusura delle piazze e delle discoteche ci ha portato anche
una prevedibile ondata di cancellazioni delle prenotazioni per
il Capodanno: è abbastanza logico che togliendo alle persone la
possibilità di festeggiare, queste poi preferiscano organizzarsi
diversamente".
"A questo si aggiungono altre problematiche come il rinnovo
della CIG, la cassa integrazione in deroga che è arrivata alla
scadenza del 31 dicembre con tante promesse ma nessun atto
pratico. Se dicembre è stato il mese delle cancellazioni, di
questo passo - prevede Salamone - gennaio sarà il mese dei
licenziamenti".
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