"Prima di iniziare voglio dire che
dirò tutta la verità perché sono innocente. Dirò solo la
verità". Con queste parole Giacomo Bozzoli ha iniziato la sua
deposizione nel corso del processo davanti alla Corte d'Assise
di Brescia in cui è imputato di omicidio volontario e
distruzione di cadavere per la morte dello zio Mario, svanito
nel nulla l'otto ottobre 2015.
"Tutti dicono che io e mio zio non avevamo buoni rapporti, ma
chissà come mai nessuno ha mai visto litigare me e mio zio. Non
c'è mai stata nessuna lite con mio zio, lo devo solo ringraziare
perché mi ha insegnato a lavorare" ha detto Giacomo Bozzoli
rispondendo alle prime domande dei pm. "Ho salvato il nome di
mio zio sul cellulare come "merda" per due mesi e poi ho messo
zio Mario. È stata una bambinata ma non era associata a mio zio
Mario, ma è quello che lui mi diceva quando pesava il materiale.
Diceva che c'era dentro tanta merda".
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