(di Marisa Alagia)
Cento minuti di musica sull'onda di
un'orchestra sinfonica. Arrangiamenti che si adattano
perfettamente a successi come 'Uomini soli' o 'Pierre', ma rende
inedito e unico anche l'allegro inno di 'Chi fermerà la musica'.
"Io credo che con una orchestra sinfonica ogni brano diventa
bellissimo, come se trovasse la sua giusta collocazione", ha
spiegato Roby Facchinetti, presentando il suo nuovo album, il
quarto da solista.
E il titolo è appunto 'Symphony', un doppio cd in uscita il
26 novembre, distribuito da Believe, con 19 brani tra i quali 14
del repertorio classico dei Pooh e dei suoi precedenti album e 5
inediti. "E questi 5 sono un po' le mie 5 anime musicalmente
parlando", ha aggiunto l'artista spiegando che tutti i brani
sono eseguiti dalla grande Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana
e dalla Budapest Art Orchestra, entrambe dirette dal Maestro
Diego Basso e che per alcuni è stato affiancato dal soprano
Claudia Sasso. "E' sempre una grande scommessa rifare i grandi
brani di una band - ha detto il maestro - quando la band non c'è
più".
Tra i brani c'è una preghiera, quasi un'Ave Maria, 'Grande
Madre', con il testo di Stefano D'Orazio, batterista, paroliere
e cantante del gruppo, scomparso il 6 novembre dello scorso
anno. "Lui ci teneva tanto a questo brano e mi aveva chiesto già
in precedenza di inserirlo ma non c'era stato tempo - ha
raccontato Facchinetti - Ma gli promisi che lo avrei fatto con
il prossimo lavoro e ho mantenuto la promessa".
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