Il Comune di Milano aumenterà i
posti di accoglienza per i rifugiati, in particolare per quelli
arrivati dall'Afghanistan che stanno ricevendo i permessi di
soggiorno: la giunta ha infatti approvato la delibera per
aderire alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di
Accoglienza e Integrazione (SAI) avviata dal Ministero
dell'Interno lo scorso 12 ottobre.
L'obiettivo è arrivare ad avere 200 posti in più di
accoglienza diffusa di secondo livello che andranno ad
aggiungersi ai 757 posti attualmente finanziati (400 per i
minori stranieri non accompagnati, 342 per la categoria
'ordinari' e 15 dedicati nello specifico a chi soffre di disagio
mentale o sanitario).
Al momento nell'area metropolitana di Milano sono circa 160
gli afghani ospiti di strutture di prima accoglienza del Comune
di Milano o convenzionate con la Prefettura. Tutti hanno già
svolto il colloquio di audizione presso la Commissione
Territoriale per il Riconoscimento dello status di rifugiato di
Milano con esito positivo e stanno ritirando i permessi di
soggiorno. A questo punto, dovranno essere inseriti nelle
strutture di seconda accoglienza per proseguire il loro percorso
di inclusione che prevede, tra le altre cose, la frequenza di
corsi di italiano, l'inserimento scolastico dei minori,
l'avviamento alla formazione e al lavoro.
"L'obiettivo - ha spiegato l'assessore al Welfare Lamberto
Bertolè - è fornire a queste donne e a questi uomini gli
strumenti per un'inclusione reale e concreta e la possibilità di
diventare cittadini consapevoli e capaci di contribuire allo
sviluppo del Paese e della città che li ha accolti". In caso di
conclusione positiva dell'iter della domanda, l'Amministrazione
provvederà, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, alla
selezione dei soggetti a cui affidare le attività progettuali di
inclusione e integrazione.
"Milano - ha aggiunto - ha una grande tradizione di
solidarietà, una caratteristica di cui i milanesi sono
orgogliosi e che l'ha resa la città aperta e attrattiva che è
oggi. Vogliamo proseguire su questa strada ".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA