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Afghanistan: a Milano in aumento posti accoglienza diffusa

Afghanistan

Afghanistan: a Milano in aumento posti accoglienza diffusa

Delibera di giunta per aderire all'ampiamento dei posti Sai

MILANO, 20 novembre 2021, 12:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Comune di Milano aumenterà i posti di accoglienza per i rifugiati, in particolare per quelli arrivati dall'Afghanistan che stanno ricevendo i permessi di soggiorno: la giunta ha infatti approvato la delibera per aderire alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) avviata dal Ministero dell'Interno lo scorso 12 ottobre.
    L'obiettivo è arrivare ad avere 200 posti in più di accoglienza diffusa di secondo livello che andranno ad aggiungersi ai 757 posti attualmente finanziati (400 per i minori stranieri non accompagnati, 342 per la categoria 'ordinari' e 15 dedicati nello specifico a chi soffre di disagio mentale o sanitario).
    Al momento nell'area metropolitana di Milano sono circa 160 gli afghani ospiti di strutture di prima accoglienza del Comune di Milano o convenzionate con la Prefettura. Tutti hanno già svolto il colloquio di audizione presso la Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello status di rifugiato di Milano con esito positivo e stanno ritirando i permessi di soggiorno. A questo punto, dovranno essere inseriti nelle strutture di seconda accoglienza per proseguire il loro percorso di inclusione che prevede, tra le altre cose, la frequenza di corsi di italiano, l'inserimento scolastico dei minori, l'avviamento alla formazione e al lavoro.
    "L'obiettivo - ha spiegato l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè - è fornire a queste donne e a questi uomini gli strumenti per un'inclusione reale e concreta e la possibilità di diventare cittadini consapevoli e capaci di contribuire allo sviluppo del Paese e della città che li ha accolti". In caso di conclusione positiva dell'iter della domanda, l'Amministrazione provvederà, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, alla selezione dei soggetti a cui affidare le attività progettuali di inclusione e integrazione.
    "Milano - ha aggiunto - ha una grande tradizione di solidarietà, una caratteristica di cui i milanesi sono orgogliosi e che l'ha resa la città aperta e attrattiva che è oggi. Vogliamo proseguire su questa strada ".
   

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