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Green pass: scritta choc in pub di Iseo, obbligo è come dittatura

Rimosso cartello 'Il Greenpass rende 'liberi' since 1940'

(ANSA) - MILANO, 11 NOV - E' scoppiata la polemica a Iseo, comune di poco più di 9 mila abitanti in provincia di Brescia, per la scritta choc comparsa all'ingresso di una birreria che paragonava l'obbligo del Green pass alle deportazioni nei campi di sterminio nazisti. 'Il Greenpass rende 'liberi' since 1940' questo si leggeva fino a pochi giorni fa fuori dal pub Lakeshop, una scritta tracciata su uno sfondo nero che richiamava la scritta 'Arbeit Macht Frei' posta all'ingresso di alcuni campi di concentramento nazisti.
    Una provocazione che non è passata inosservata tanto che la Polizia locale, su segnalazione di alcuni cittadini, ha chiesto al titolare del pub di cancellarla anche perché non era autorizzata. Ma secondo Francesco Marangoni, gestore della birreria, quella scritta è stata "una goliardata provocatoria, non era mio intento offendere nessuno e anzi se l'ho fatto chiedo scusa in ginocchio perché quella non voleva essere una scritta nazista e fascista come hanno detto - ha spiegato -. Nel mio locale faccio i controlli sul Green pass e i miei dipendenti sono vaccinati, a causa di questa polemica ho ricevuto molte minacce via social".
    "Sarà anche stato un atto di goliardia come dice il titolare del pub, ma non andava fatto e va punito e condannato perché non possiamo far passare nessun minimo segnale", ha commentato il sindaco di Iseo, Marco Ghitti, che guida un'amministrazione di centrodestra e di professione è medico. Ghitti ha spiegato che la Polizia locale di Iseo ha già sanzionato il titolare del pub per avere esposto una scritta che non era autorizzata e che altri provvedimenti potrebbero essere presi al termine delle indagini. "Questo è un periodo di tensione sociale molto alta per cui anche i richiami a un'ideologia che la storia ha cancellato vanno evitati e sanzionati in modo duro" - ha aggiunto. (ANSA).
   

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      Camera di Commercio di Milano
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