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Ucciso a Voghera, pm chiede revoca domiciliari per ex assessore ma il gip dice no

La procura riteneva il fatto colposo e non volontario

Rimane ai domiciliari l'ex assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, che uccise con un colpo di pistola Youns Boussettaoui, marocchino, il 20 luglio scorso nel corso di una colluttazione.
    Questo nonostante il pm avesse espresso parere favorevole alla revoca ritenendo il fatto "colposo", come appreso dall'ANSA. Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa.
Per uno dei legali dell'ex assessore alla Sicurezza del comune di Voghera. Massimo Adriatici, la decisione del gip di tenerlo ai domiciliari nonostante il parere favorevole alla revoca del pm, è "una ingiustificata privazione della libertà personale ancora prima di un giudizio". A dirlo è l'avvocato Gabriele Pipicelli Il pm Robero Valli, nel suo parere favorevole alla rimessione in libertà rilevava come la qualificazione del delitto fosse "colposa" e questa qualificazione fosse "confortata dall'esito degli accertamenti tecnici compiuti", "con l'accertata esclusione della volontaria detenzione e porto di munizioni per armamento da guerra (come sostenuto invece dai legali della vittima che avevano parlato di proiettili "espansivi" ndr.) .
    Per questo, il pm "esclude che possano tuttora ritenersi sussistenti esigenze cautelari connesse al pericolo di commissione di reati con l'uso di armi o con violenza alla persona". Secondo il gip invece rimangono le "esigenze cautelari". 
   

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        Camera di Commercio di Milano
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