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Precipita in azienda, muore un 36enne

Precipita in azienda, muore un 36enne

Nella Bergamasca. Sul posto anche i carabinieri

MILANO, 10 agosto 2021, 10:41

Redazione ANSA

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Guanti in un cantiere, immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Guanti in un cantiere, immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Guanti in un cantiere, immagine d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un uomo di 36 anni è morto in una azienda di San Paolo d'Argon, in provincia di Bergamo. Secondo quanto comunica Areu, l'Agenzia regionale emergenza urgenza, l'uomo è deceduto dopo essere precipitato all'interno della Toora Casting di via Mazzini, che produce componenti d'alluminio per auto. Sul posto, con i soccorritori, stanno operando i carabinieri. 

È la seconda vittima sul lavoro in 24 ore: ieri, nel Foggiano, è morto un operaio di 47 anni schiacciato da una lastra di calcestruzzo. In Valtellina, domenica, a perdere la vita era stato un guardacaccia neoassunto di 18 anni. 

Una lunga lista di vittime, tra le quali Laila El Harim, 40 enne morta all'inizio del mese nell'azienda di packaging Bombonette di Camposanto, in provincia di Modena. La donna "non era stata formata all'utilizzo del macchinario nel quale lo scorso 3 agosto è rimasta incastrata e uccisa": questa, secondo alcune indiscrezioni, una delle conclusioni cui sarebbe arrivata l'indagine della procura di Modena.

"Occorre non considerare la salute e la sicurezza sul lavoro un costo ma un investimento e bisogna agire sulla prevenzione. Questo significa ridurre la precarietà, formare i lavoratori e anche a chi deve dirigere le imprese". Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Radio Anch'io Rai, che sottolinea: "È il momento di fare investimenti seri. E serve anche una patente a punti affinché le aziende dove ci sono troppi incidenti non continuino a partecipare alle gare".

"Anche oggi siamo costretti a registrare l'ennesimo agghiacciante infortunio mortale sul lavoro. Un'altra giovane vita stroncata: è con dolore immenso che ci stringiamo al fianco dei familiari della vittima. Non si può più continuare così. Sono mesi che abbiamo avviato la campagna 'zero morti sul lavoro', che chiediamo più prevenzione, più controlli e pene più severe per chi elude le norme sulla sicurezza. Sono mesi che proponiamo la patente a punti e che sollecitiamo, per le aziende colpevoli, lo stop alla partecipazione alle gare per commesse pubbliche". Lo afferma il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "E' da tempo che rivendichiamo una cabina di regia a Palazzo Chigi e un più efficace coordinamento degli interventi - osserva Bombardieri - noi non ci fermeremo mai di fare la nostra parte, ma la politica e il governo devono intervenire e assumere, subito, adeguati provvedimenti. La vita delle persone e la dignità del lavoro vengono prima di ogni cosa: si deve fermare questa strage, bisogna fare presto".

"Serve un salto di qualità sulla sicurezza nel lavoro e la prevenzione è fondamentale", perchè è "indegno quello che succede, non si può continuare a morire". Così il presidente dell'Inail Franco Bettoni, intervistato da Radio Anch'io Rai . "Dobbiamo continuare investire nella prevenzione - ribadisce ancora Bettoni - e l'Inail continuerà a fare questo insieme a tutte le parti sociali. Bisogna lavorare mettendo al centro i due elementi fondamentali: lavoratori e impresa". "È necessario sviluppare una cultura della sicurezza partendo dalla scuola e l'Inail lavorerà anche per questo"
   

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