Dopo 22 anni, il Varese Gospel
Festival, che si svolge dal 16 al 18 luglio ai Giardini Estensi,
in varie piazze del centro e nella Basilica di San Vittore, apre
alla musica soul, diventando Varese Gospel&Soul-Black Music and
More, come recita il logo. Un evento nell'evento: la rassegna è
uno dei tre momenti pensati all'interno del Solevoci Festival,
la manifestazione varesina per appassionati di canto e di musica
corale detta anche 'la festa dei cori'.
Negli anni sono stati una novantina i cori e gli artisti
gospel che si sono alternati sul palco della manifestazione.
"Dopo 22 anni - racconta Fausto Caravati, fondatore e
direttore artistico del festival - abbiamo pensato di allargare
l'offerta a 360 gradi, portando a Varese la musica soul". In
realtà non si tratta della prima volta, era già successo nel
1998: grazie ad una collaborazione con il Porretta Soul
Festival, Solomon Burke era stato ospite a Varese. "Oggi, dopo
tanti anni, torniamo a riproporre il soul. Abbiamo bisogno della
musica dell'anima, soprattutto in questo periodo", sottolinea
Caravati.
Padrino del Varese Gospel&Soul è Graziano Uliani, fondatore e
direttore artistico del Porretta Soul Festival. "Sono contento
di tenere a battesimo questo evento", dice Uliani che
scherzando continua: "chiedetemi quello che volete perché ho un
debito nei confronti di Varese e del gruppo musicale Distretto
51".
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