"Mentre la Lombardia lotta contro
la mancanza di vaccini per creare un cordone sanitario nelle
aree a rischio e molti Paesi sembrano correre ai ripari
comprando dosi del vaccino Sputnik, l'Europa appare come lenta e
divisa su questo tema. Bisogna consentire l'uso immediato del
vaccino russo": lo afferma l' europarlamentare pavese della
Lega, Angelo Ciocca, che ha chiesto espressamente alla
Commissione europea di avviare i test per consentire alle aree
arancio rinforzato della Lombardia che comprendono Brescia,
Bergamo, Como, Cremona, Pavia e Mantova di avere alternative
alle forniture attualmente autorizzate.
"Sebbene la Commissione europea sembra stia valutando
l'attivazione di una procedura di emergenza per l'approvazione
dei vaccini - ha spiegato Ciocca -, sarebbe però altrettanto
sensato che l'Ema cambiasse le solite procedure e andasse essa
stessa a testare e valutare l'efficacia e sicurezza del vaccino
Sputnik, nonostante dalla Russia non sia ancora arrivata una
richiesta ufficiale".
Da qui la richiesta di accelerare e consentire l'utilizzo
del vaccino russo con le forniture nazionali. "Preso atto dei
ritardi della strategia europea vaccinale e dei contratti
siglati deve essere valutata ogni strada e messa in campo ogni
arma per combattere la pandemia - ha concluso l'
europarlamentare -. Se quindi esiste un vaccino pronto e che
molti Paesi stanno utilizzando, pur considerando quelle che sono
le regole europee, che prevedono il via libera sia dal Committee
for Medicinal Products for Human Use che dalla task force
dell'Ema, non capisco perché l'Agenzia europea del farmaco non
modifichi la normale prassi operativa e dia una pronta risposta
alla carenza vaccinale".
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