Il Museo del Novecento di Milano si
rinnova con un nuovo racconto dell'arte dagli anni '20 ai '50 e
se la Lombardia rimarrà in fascia gialla tutti potranno ammirare
i nuovi percorsi tematici a partire dal 2 marzo, giorno in cui è
prevista la riapertura.
In esposizione, al quarto e quinto piano, oltre alle opere
del ricco patrimonio civico ci sono anche capolavori provenienti
da fondazioni, archivi e collezionisti privati. L'alleanza con
le realtà private, in questo caso con la Fondazione Palazzo
Albizzini Collezione Burri, ha permesso di dedicare una sala ad
Alberto Burri.
Per la prima volta il Museo del Novecento vede la presenza di
Arnaldo Pomodoro, uno dei più importanti artisti milanesi, le
cui celebri sculture sono esposte nei musei e nelle piazze di
tutto il mondo. Questo grazie al comodato quinquennale della
Fondazione Arnaldo Pomodoro. Grazie a prestiti a lungo termine e
donazioni è stato possibile inserire nel percorso capolavori che
incentivano curiosi confronti estetici e raffinate
interpretazioni storico-artistiche, grazie al contributo di:
Archivio Birolli, Claudia ed Enrico Consolandi, Cosetta Dal Cin,
Renzo Limana, Patrizia Pizzinato, Loredana Vaccari e Rizzardo
Rizzardi. L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo
Del Corno, è tornato a sottolineare la necessità "di programmare
con anticipo e in forma non reversibile le attività culturali"
nel periodo di pandemia, "non è possibile che il lavoro che è
stato fatto per la riapertura di questo museo oggi possa essere
interrotta dalla variazione della fascia di rischio".
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