"Vedo già un grande problema che si
avvicina, tanti di noi hanno superato l'anno 2020 perché
appoggiati dagli ammortizzatori sociali, ma il 2021 sarà più
difficile". Lo ha detto Dominique Meyer, sovrintendente del
teatro alla Scala di Milano, in collegamento con l'evento online
promosso da Alleanza Civica Milano dal titolo 'Salviamo la
cultura'.
"Per prima cosa dobbiamo dimenticarci i turisti che alla
Scala sono il 35% del pubblico, una perdita enorme. Io penso che
i turisti torneranno poco a poco, non dico nel 2025, sono più
ottimista - ha aggiunto -, ma credo che sarà difficile per un
periodo. E sarà difficile anche con il pubblico locale, abbiamo
visto quest'autunno che la gente ha paura. Abbiamo fatto circa
40 spettacoli con una capienza ridotta, ma a volte era difficile
vendere i biglietti, la gente ha paura. Dobbiamo vincere questa
paura".
"Siccome dobbiamo trovare dei modi per risolvere i nostri
problemi economici, vengono delle idee che sono logiche, come
fare più riprese, meno nuovi spettacoli, stare attenti sui costi
e sui cachet, non avere troppi spettacoli, in modo da
risparmiare - ha concluso -. Solo che sono scelte necessarie ma
pericolose perché, se dobbiamo ridurre la qualità o
l'attrattività, allora saremo in difficoltà e non usciremo bene
da questa crisi. Io direi che è facile sempre chiedere dei
soldi, ma sarà necessario, in Francia si dice che non ci sono
dichiarazioni d'amore ma prove d'amore, e sono quelle che
contano".
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