Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: truffa da 7 mln su mascherine, 2 rischiano processo

Covid

Covid: truffa da 7 mln su mascherine, 2 rischiano processo

'Raggiro a Regione Lombardia". Legale indagata, all'oscuro di tutto

MILANO, 27 novembre 2020, 15:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, nei confronti di due amministratori di altrettante società accusati di frode nelle pubbliche forniture perché si fecero pagare oltre 7 milioni di euro da Aria, la centrale acquisti regionale, per la fornitura di 2 milioni di mascherine e altri dispositivi, tra febbraio e marzo scorso, nel pieno della prima ondata di coronavirus, ma non avrebbero mai consegnato quei dpi. E la stessa Aria spa, infatti, è parte offesa nel procedimento.
    I dispositivi, come si legge nel capo di imputazione firmato dal pm Luigi Luzi, avrebbero dovuto essere consegnati il 28 febbraio scorso, ma vennero accampate una serie di "giustificazioni pretestuose, quali la festività musulmana del Venerdì", perché "la merce era asseritamente detenuta in Turchia". Gli indagati sono Alessandra Moglia, amministratrice di Vivendo Pharma Gmbh, e Fabio Rosati, amministratore unico di Fitolux pro srl.

======

"La mia assistita è venuta a conoscenza dalla stampa che nei propri confronti si sarebbero concluse le indagini, dirette dal Pm dott. Luzi, in un procedimento per una presunta frode in pubbliche forniture relativo ad una fornitura di mascherine". Lo spiega l'avvocato Francesco Colaianni, difensore di Alessandra Moglia, in relazione alla chiusura, nei giorni scorsi, di un'inchiesta a Milano su una presunta frode su una fornitura di dispositivi di protezione.
   "Di tale procedimento e, soprattutto, della conclusione delle indagini preliminari la mia assistita - chiarisce il legale - non sapeva nulla, in quanto non è mai stata convocata né mai ha ricevuto alcun avviso". "Ferma restando la difesa nelle sedi deputate" dopo che si potranno conoscere gli atti d'indagine, l'avvocato giudica la pubblicazione della notizia "con l'indicazione del nome e cognome della persona indagata e la ragione sociale della ditta rappresentata, senza che la propria assistita ne sapesse nulla, gravemente contraria alle norme sulla privacy, scorretta e causa di un danno d'immagine, economico, ma anche alla salute, in quanto la sig.ra Moglia è attualmente sconvolta per l'accaduto".  Il legale, inoltre, diffida "dal pubblicare ulteriori notizie che, oltre ad essere lesive della reputazione altrui, potrebbero rivelarsi infondate o quantomeno parziali e, soprattutto, divulgate senza nemmeno accertarsi che la persona interessata sia a conoscenza dei fatti che le vengono attribuiti".

 

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza