Il consueto Comitato per l'ordine
pubblico e la sicurezza presieduto oggi dal prefetto del
capoluogo lombardo Renato Saccone ha analizzato soprattutto i
disordini avvenuti durante il corteo di lunedì sera a Milano.
Dall'analisi di quanto è accaduto è emerso che quello di
lunedì è stato un corteo "eterogeneo e disomogeneo" nella sua
composizione alla quale hanno contribuito "fenomeni che si
interconnettono".
Da qui l'esigenza di un "lavoro su più fronti". "Da una parte
l'attività info-investigativa - ha spiegato Saccone -,
dall'altra un più intenso dialogo con le categorie" che
manifestano contro i provvedimenti del Dpcm anche per "isolare
coloro che non subiscono conseguenze dai provvedimenti" per
contenere il coronavirus ma sono animati da "un generico,
violento ribellismo".
Altro punto emerso durante il Comitato è che le
manifestazioni promosse solo via chat corrono maggiori rischi di
infiltrazioni.
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