"I ristoranti sono luoghi tra i
più sicuri che esistano, con personale sistematicamente
sottoposto ai test, norme di igiene e sicurezza e tutto quanto è
necessario a impedire il contagio. È incomprensibile che mentre
noi dobbiamo chiudere, altri luoghi possano restare aperti".
Alfonso Iaccarino, patron del Don Alfonso 1890, rappresenta la
grande tradizione della cucina a Sant'Agata sui due Golfi e con
il suo nome ha ristoranti negli Stati Uniti, in Canada, negli
Emirati Arabi, ed è molto deciso nel prendere posizione dopo il
varo del Dpcm.
"La nostra categoria è estremamente danneggiata, siamo tra
coloro che pagano il prezzo più alto a causa di decisioni che
preoccupano moltissimo - spiega Iaccarino -, soprattutto in un
momento in cui non vedo un disciplinare sanitario unico, ognuno
dice la sua e interpreta diversamente i dati. Moltissimi
operatori del settore della ristorazione sono in enorme
difficoltà, non possono più guadagnare la giornata per se stessi
e per le loro famiglie. Voglio lanciare un messaggio e spingere
alla solidarietà chi ha uno posto fisso e in questo periodo può
contare su di uno stipendio sicuro: uscite e frequentate i
ristoranti".
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