Nonostante il caldo, diverse
centinaia di persone si sono ritrovate questa mattina in
piazzale Loreto per la commemorazione - organizzata dall'Anpi di
Milano - dell'eccidio del 10 agosto 1944, quando 15 partigiani
furono fucilati dalla Legione Muti su ordine del comando tedesco
e i loro corpi abbandonati in piazza al sole di agosto come
monito alla città.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose delegazioni
dell'Anpi, oltre a tanti Comuni, in primis quello di Milano, con
i loro gonfaloni, il prefetto, il questore, il vicario
episcopale e i figli di alcuni martiri. In questa "prima
cerimonia pubblica dopo il lockdown", il presidente di Anpi
Milano Roberto Cenati ha voluto ricordare Franca Valeri "che
definiva il 25 aprile il giorno più bello della sua vita" e ha
voluto sottolineare "il messaggio estremamente attuale dei
martiri, che ci chiamano a verificare cosa è rimasto di vivo
della Resistenza nelle nostre coscienze". Se alla senatrice
Segre è stato necessario dare la scorta "vuol dire che qualcosa
di grave si è verificato nel nostro Paese, che ha perso la
memoria" e lo stesso ha fatto "con le 35mila vittime del virus,
tanto che il Presidente della Repubblica ha detto che la libertà
non equivale al diritto di far ammalare gli altri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA