Desta "forte preoccupazione" la
situazione idrica del Lago Maggiore: il bacino del Verbano è in
sofferenza con "possibili conseguenze sull'ecosistema, sul
turismo e sull'agricoltura". L'allarme arriva dall'Autorità di
bacino distrettuale del fiume Po (AdbPo) al termine della
riunione dell'Osservatorio per le crisi idriche che si è tenuta
oggi a Parma. Attenzione alta anche nel resto del distretto,
dove al momento la criticità dei livelli idrologici è definita
"bassa" ma dove la tregua durerà al massimo 20 giorni per
l'assenza di precipitazioni e per il rialzo delle temperature
attesi.
"L'apporto delle precipitazioni degli ultimi giorni, in
alcune zone piuttosto significativo, offre sollievo consentendo
un aumento delle portate e dei livelli sull'intero bacino -
spiega Meuccio Berselli, segretario generale dell'AdbPo - Resta
però alta la soglia d'attenzione in alcuni territori come
Piemonte, Liguria, il Cremonese e il Piacentino, dove l'apporto
è stato meno incisivo. Sincera preoccupazione desta la
situazione del Lago Maggiore, dove l'attuale calo della risorsa
può avere ripercussioni sull'agricoltura, non consentendo la
necessaria risposta alle richieste irrigue a conclusione della
stagione, sull'economia, con difficoltà oggettive per la
navigazione e l'approdo dei mezzi per il turismo e
sull'ambiente, per la tenuta dell'ecosistema e la salubrità
dell'intera area. Auspichiamo che tale scenario possa servire da
monito per i prossimi anni quando, alle porte della stagione
estiva, si dovrà decidere la quantità di risorsa idrica da
trattenere".
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