Nicola Cesare Baldrighi lascia
dopo 21 anni la guida del Consorzio Grana Padano. Sotto la sua
guida, l'ente ha avuto una crescita produttiva del 57%,
ottenendo la più alta remunerazione del latte omogeneo con
alimentazione a silomais e la leadership nazionale e mondiale in
volume tra tutte le DOP europee.
"Mai avrei immaginato di concludere il mio mandato in una
situazione così imprevedibile e difficile", ha detto Baldrighi
all'Assemblea del Consorzio che ha eletto il nuovo consiglio.
Sarà quest'ultimo, nella riunione del 2 luglio, a nominare il
successore. "Quando tutto passerà, speriamo a breve, la voglia
di ripresa sarà forte, coinvolgerà tutti e come ci siamo
preparati e ci stiamo preparando agli effetti della contrazione
di questi e dei prossimi mesi - aggiunge - dovremo essere pronti
e governare la ripresa, o meglio, la rivincita contro il
Covid-19".
Il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni, nel
ringraziare Baldrighi ha ricordato i più importanti risultati
ottenuti "non solo nella nostra storia ma nella storia di tutte
le Dop". Ne sono un esempio, ha aggiunto, "la sentenza della
Corte di Giustizia dell'Unione Europea sull'esclusiva del
termine Grana, la Legge che ha rideterminato il ruolo e le
funzioni dei Consorzi di Tutela, l'adozione del primo Piano
Produttivo in assenza di norme precise e alla successiva
adozione delle regole comunitarie nazionali che autorizzano i
Piani Produttivi tuttora in essere".
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