di Alessandro Repossi
Un sostegno agli istituti scolastici
paritari. La garanzia che le scuole riaprano a settembre "in
sicurezza", con l'auspicio di una parziale ripresa delle
attività in estate per i bambini dell'infanzia e del nido. La
soluzione al problema dei docenti precari. Sono i temi che il
vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, sottopone in una lettera
aperta al ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
Il vescovo ricorda al ministro che "le scuole paritarie di ogni
ordine e grado sono il 24% del totale con oltre il 10% di
allievi italiani. Si tratta di circa 900.000 studenti, 180.000
dipendenti e 12.000 istituti scolastici che svolgono un servizio
scelto liberamente da molte famiglie, apprezzato e pubblico. Non
riesco a comprendere sinceramente perché finora il governo, in
cui lei riveste l'alta responsabilità di essere ministro
dell'Istruzione, si sia mostrato così poco attento alle
necessità di questo mondo della paritaria".
Riguardo alla chiusura delle scuole per l'emergenza coronavirus,
il vescovo Sanguineti afferma che "è una situazione pesante
sulle spalle delle famiglie e vi sono difficoltà legate alla
disparità economica e sociale: non tutti hanno computer e
tablet per ogni figlio, non tutti i bambini hanno genitori in
grado di seguirli nell'uso di questi strumenti. Per non parlare
di chi ha figli con disabilità o deficit cognitivi".
Il terzo tema trattato nella lettera aperta riguarda "lo stato
d'insicurezza dei numerosi docenti precari: dietro ciascuno e
ciascuna di loro c'è una famiglia, che patisce un'ingiusta e
prolungata precarietà. (...) Credo che uno Stato moderno deve
trovare modi più adeguati per immettere progressivamente in
ruolo questi docenti, senza i quali la scuola non potrebbe
realizzare il suo servizio".
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