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A Milano poca voglia di shopping

A Milano poca voglia di shopping

In centro e mercati tra 50 e 60% di gente in meno

MILANO, 23 maggio 2020, 15:38

Redazione ANSA

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I milanesi sono tornati a passeggiare in centro, nella principale via dello shopping cittadina di corso Vittorio Emanuele e in piazza Duomo, nel primo sabato in cui hanno riaperto la maggior parte dei negozi.
    Ma la ressa e la voglia di shopping non è quella di un normale sabato pre Covid. Nel corso che costeggia il Duomo sono ancora poche le persone a passeggio e ancora meno quelle che entrano nei negozi, soprattutto a sentire i commercianti.
    "Abbiamo qualche appuntamento su prenotazione per venire in negozio nel pomeriggio - ha spiegato la responsabile di un negozio di abbigliamento - , sicuramente oggi ci sono più persone a passeggio rispetto alla settimana ma poche entrano a comprare". Secondo la commessa di un grande store di cosmetici "non è un sabato normale di maggio, direi che in giro c'è almeno il 50/60% in meno della gente. Di più rispetto alla settimana ma non come un sabato pre Covid". Le uniche piccole code al momento si formano fuori dai negozi delle catene di fast fashion. "Siamo aperti da più di un'ora e abbiamo contato 90 ingressi, in un sabato normale saremmo stati almeno a quota 400 - ha detto un commesso all'ingresso di uno store di un noto marchio di abbigliamento sportivo -. Nei weekend prima del Covid qua entravano 6 mila persone".
    La Galleria, il Salotto di Milano, è orfana dei turisti stranieri e alcuni caffè e ristoranti storici hanno ancora la serranda abbassata. Non va meglio nei mercati comunali. A quello storico del sabato di viale Papiniano, a due passi dai Navigli, alle 10:30 del mattino si cammina senza problemi mente prima "per andare da un banco all'altro ci si metteva mezz'ora - ha spiegato in ambulante -. Io sono qua da 52 anni e spero nella ripresa ma vedo che la gente non ha soldi". Oggi hanno debuttato al mercato anche le bancarelle non alimentari, di abbigliamento e accessori. "La gente ancora non viene - ha osservato un altro ambulante - perché secondo me ha paura e poi non spende perché molti hanno perso il lavoro".
   

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