I milanesi sono tornati a
passeggiare in centro, nella principale via dello shopping
cittadina di corso Vittorio Emanuele e in piazza Duomo, nel
primo sabato in cui hanno riaperto la maggior parte dei negozi.
Ma la ressa e la voglia di shopping non è quella di un normale
sabato pre Covid. Nel corso che costeggia il Duomo sono ancora
poche le persone a passeggio e ancora meno quelle che entrano
nei negozi, soprattutto a sentire i commercianti.
"Abbiamo qualche appuntamento su prenotazione per venire in
negozio nel pomeriggio - ha spiegato la responsabile di un
negozio di abbigliamento - , sicuramente oggi ci sono più
persone a passeggio rispetto alla settimana ma poche entrano a
comprare". Secondo la commessa di un grande store di cosmetici
"non è un sabato normale di maggio, direi che in giro c'è
almeno il 50/60% in meno della gente. Di più rispetto alla
settimana ma non come un sabato pre Covid". Le uniche piccole
code al momento si formano fuori dai negozi delle catene di fast
fashion. "Siamo aperti da più di un'ora e abbiamo contato 90
ingressi, in un sabato normale saremmo stati almeno a quota 400
- ha detto un commesso all'ingresso di uno store di un noto
marchio di abbigliamento sportivo -. Nei weekend prima del Covid
qua entravano 6 mila persone".
La Galleria, il Salotto di Milano, è orfana dei turisti
stranieri e alcuni caffè e ristoranti storici hanno ancora la
serranda abbassata. Non va meglio nei mercati comunali. A quello
storico del sabato di viale Papiniano, a due passi dai Navigli,
alle 10:30 del mattino si cammina senza problemi mente prima
"per andare da un banco all'altro ci si metteva mezz'ora - ha
spiegato in ambulante -. Io sono qua da 52 anni e spero nella
ripresa ma vedo che la gente non ha soldi". Oggi hanno debuttato
al mercato anche le bancarelle non alimentari, di abbigliamento
e accessori. "La gente ancora non viene - ha osservato un altro
ambulante - perché secondo me ha paura e poi non spende perché
molti hanno perso il lavoro".
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