(ANSA) - MILANO, 20 APR - Riorganizzare i tempi di Milano
per evitare che ci siano orari di punta e quindi
sovraffollamento è alla base di qualsiasi ipotesi o valutazione
per quanto riguarda il trasporto pubblico locale nei tempi del
Coronavirus. Ne sono convinti i segretari generali della Fit
Trasporti della Cisl e della Fiat Cgil, che domani pomeriggio
parteciperanno anche al Tavolo regionale per lo Sviluppo
dedicato proprio al futuro del trasporto pubblico locale.
Su quali saranno gli adeguamenti dei mezzi pubblici di Milano
in vista della fase di riapertura, sindacati e Atm (l'Azienda
dei Trasporti Milanesi), non si sono "ancora confrontati",
spiega il segretario generale Fit Trasporti della Cisl, Giovanni
Abimelech. Quel che è certo è che in città "la fase 2 sarà molto
critica" e "non devono esserci più orari di punta. Bisogna
riorganizzare in modo condiviso il lavoro quotidiano" perché "se
per un periodo transitorio non pensiamo a riorganizzare la
società, non avremo risolto il problema e torneremo ad affollare
gli ospedali".
"Prima di tutto - spiega Abimelech, che sta lavorando insieme
agli altri confederati ad una bozza da presentare durante
l'incontro in Regione - bisogna capire quante risorse ci sono a
disposizione". Ipotizzare di avere più mezzi in circolazione, ad
esempio, "è impossibile" e "con i bus turistici, con le
biciclette qualcosa si può fare ma sono cose piccole. Se la
città non cambia gli orari e rimaniamo come eravamo si
bloccherà". (ANSA)
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