"Siamo tutti sulla stessa barca,
nella stessa situazione di fronte al coronavirus, ma possiamo
reagire come l'equipaggio di una nave e collaborare insieme". E'
il messaggio che Michela Carlotta Tumiati, 29enne artista
lodigiana trapiantata a Firenze dove frequenta l'Accademia di
Belle arti, ha lanciato nel capoluogo toscano affiggendo
manifesti ispirati al manifesto di Marina Abramovic del 2018 per
i 50 anni della Barcolana con la scritta "Siamo tutti sulla
stessa barca".
"Vengo da Lodi, mio padre è medico e lavora nella bergamasca,
perciò avevo aggiornamenti sia dai miei cari sia dai miei amici
di cosa stesse accadendo, e di quanto il virus si stesse
propagando velocemente", spiega l'artista, che ha dato vita a
una prima performance sul Coronavirus in Piazza dei Ciompi, e ha
poi affisso nel centro storico di Firenze una trentina di
manifesti 'D'après We're all in the same boat', per i quali ha
posato tenendo una bandiera bianca con la scritta 'We're all in
the same boat', così come Abramovic di cui Tumiati è ammiratrice
dichiarata: sullo sfondo, il segnale Lima del codice nautico
internazionale che indica un'imbarcazione in porto sottoposta a
quarantena.
"L'arte ha il compito di parlare alle persone delle persone,
non è qualcosa di estraneo", sostiene l'artista. In queste
ultime settimane, aggiunge, "c'è stata una presa di coscienza di
una responsabilità collettiva: mi sembra che tutti stiano
iniziando a capire la gravità della situazione e a fare la
quarantena in casa, benché sia uno sforzo per tutti. L'Italia
cerca di stare unita a distanza, come abbiamo visto con i flash
mob". E una volta conclusa l'emergenza Tumiati immagina "una
performance positiva, liberatoria, per riappropriarci del nostro
spazio urbano".
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