Il Tribunale civile di Milano ha
accolto il ricorso di due sorelle adottate che lamentavano il
"trattamento illecito dei loro dati personali" operato dal padre
biologico sulla propria bacheca pubblica di Facebook, dove
chiedeva agli utenti di aiutarlo a rintracciarle nelle loro
nuove vite e famiglia adottiva. E dopo il no del Garante della
Privacy, per la prima volta il Tribunale ha ordinato alla casa
madre europea Facebook Ireland Ltd di rimuovere e bloccare tutti
quei messaggi contenenti appunto i dati personali delle due
figlie naturali, facilmente reperibili anche con il semplice
utilizzo di qualunque motore di ricerca.
Nella decisione il Tribunale ha accertato che "i messaggi
sulla bacheca pubblica" del padre biologico "costituiscono
trattamento illecito dei dati personali delle figlie naturali",
idonei a identificarle; e, "in riforma del provvedimento del
Garante", ha ordinato "a Facebook Ireland Ltd la rimozione e il
blocco di tutti i messaggi".
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