"Anche i 'cattivi' hanno dei
diritti e i 'buoni' non dovrebbero dimenticarlo, perché è
proprio attraverso la difesa dei diritti dei 'cattivi' che in
realtà si difendono e si affermano i diritti di tutti i
cittadini. D'altro canto, con questa giustizia per trovarsi
'dall'altra parte', credetemi, ci vuole veramente un attimo".
Parola di Ivano Chiesa, storico penalista del Foro milanese,
negli ultimi anni molto conosciuto perché difensore di Fabrizio
Corona ma che indossa la toga dai tempi di Mani Pulite e che in
un libro 'I diritti dei cattivi', uscito oggi in libreria per
Piemme edizioni, denuncia "i vizi capitali della giustizia
italiana".
Li mette in fila uno ad uno, "giustizialismo, moralismo,
pressapochismo, abuso di misure di prevenzione e cautelari,
impunità dei giudici, pentitismo", col linguaggio schietto,
graffiante e diretto che usa anche nelle aule giudiziarie, senza
troppi tecnicismi per arrivare alla gente comune.
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