"Interviste, domande, riprese fanno
parte della quotidiana attività giornalistica che racconta i
fatti intorno a noi. Alle richieste dei giornalisti si può
rispondere ed è possibile anche stare zitti. Di certo non è
legittimo insultare, minacciare o, addirittura, coprire o
colpire telecamere, microfoni e taccuini". Lo afferma, in una
nota, l' Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) esprimendo
solidarietà ai colleghi Gad Lerner e Antonio Nasso "oggetto di
aggressioni sul pratone di Pontida, in provincia di Bergamo, in
occasione del meeting che ha riunito i vertici della Lega e
migliaia di suoi simpatizzanti".
"Insulti e aggressioni alla libera stampa non possono fare
parte della cultura di chi sostiene una forza politica che
ambisce a guidare un Paese democratico, perche' la libera
informazione e' un valore inalienabile e in Italia e' tutelata
dalla Costituzione", sottolinea Paolo Perucchini, presidente
dell'Alg.
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