La Federazione italiana gioco bridge (Figb) ha dato il via a un corso di bridge dedicato ai detenuti del carcere di Bollate (Milano) nella logica di supportare l'attività di riabilitazione.
Il progetto si svilupperà - viene spiegato in una nota - in 10 lezioni. Al momento si sono iscritti 20 detenuti. Gli appuntamenti previsti potranno essere ripetuti in caso di ulteriori adesioni. Il corso è nato dall'iniziativa di un detenuto appassionato di bridge che ha cominciato a insegnare il suo gioco preferito ai compagni della struttura e ha poi chiesto il supporto della Federazione. "Il bridge - spiega il presidente della Figb, Francesco Ferlazzo Natoli - non è un gioco di carte, è un gioco di logica. Non si vince perché si ha fortuna, ma perché si individuano le mosse vincenti attraverso delle analisi. I benefici del bridge sulla mente sono dimostrati da numerosi studi scientifici: potenzia la memoria, il ragionamento, ma anche il comportamento sociale".
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