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Strage Erba, Olindo e Rosa in aula

strage erba

Strage Erba, Olindo e Rosa in aula

Sperano che l'incidente probatorio consenta revisione processo

BRESCIA, 21 novembre 2017, 12:20

Redazione ANSA

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Rosa Bazzi e Olindo Romano arrivano alla Corte d 'Appello di Brescia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rosa Bazzi e Olindo Romano arrivano alla Corte d 'Appello di Brescia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rosa Bazzi e Olindo Romano arrivano alla Corte d 'Appello di Brescia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva per la strage di Erba, sono tornati in un'aula di tribunale . I coniugi Romano sono giunti al palazzo di Giustizia di Brescia per l'udienza per la richiesta di incidente probatorio su alcuni reperti mai utilizzati.
    E' stato deciso che saranno nominati il 16 gennaio i periti incaricati di esaminare reperti mai analizzati sul luogo della strage.
Quel giorno il presidente della Corte d'appello di Brescia, Enrico Fischetti, leggerà l'ordinanza con cui dispone l'incidente probatorio su tutti o parte dei reperti che i difensori di Olindo e Rosa chiedono siano presi in considerazione. Secondo Fabio Schembri, uno dei loro legali, si tratta di "un buon inizio" perché l'esito di questi nuovi accertamenti potrebbe costituire un viatico per la richiesti di revisione del processo.

La strage di Erba fu compiuta l'11 dicembre 2006 e costò la vita a 4 persone (tra cui un bambino di due anni) e il ferimento grave di una quinta. "Sulla scena del delitto non furono trovate tracce dei coniugi Romano - ha ricordato Schembri -, mentre ne furono trovate di altre persone". Olindo Romano e Rosa Bazzi sono strati condannati all'ergastolo e a tre anni di isolamento diurno. L'incidente probatorio riguarda, tra l'altro, formazioni pilifere, un accendino e altri reperti mai analizzati.

Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage, vuole essere presente in aula, se dovesse proseguire l'udienza per l'incidente probatorio su reperti mai analizzati nella stessa strage. Lo ha detto il suo avvocato, Luca D'Auria, prima dell'udienza davanti ai giudici della Corte d'appello di Brescia.  "Azouz Marzouk potrebbe chiedere di venire per ragioni di giustizia" ha spiegato D'Auria, dal momento che l'uomo è stato espulso in Tunisia dopo aver patteggiato una pena per spaccio di droga. In alcune interviste degli ultimi mesi, Marzouk aveva espresso dei dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano. 


   

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