"Tu eri lì. Non puoi girare lì tre quarti d'ora, a meno che non aspettavi qualcuno". A rivolgersi così a Massimo Bossetti, durante un colloquio in carcere, è sua moglie Marita Comi, che pure in passato si era detta certa dell'innocenza di Bossetti in merito all'omicidio di Yara Gambirasio. Come riportano i quotidiani, Marita Comi prima si stupisce della memoria del marito: "Ti ricordi che eri lì! Vedi? Come fai a ricordarti che è quel giorno lì che hai salutato Massi? Vuol dire che ti ricordi quel giorno lì di novembre". Poi la stessa Comi incalza il marito detenuto in carcere: "Non mi hai mai detto che cosa hai fatto quella sera! Quel giorno, quella sera. Io non mi ricordo a che ora sei venuto a casa, non mi ricordo".
"Tu eri lì" sfida ancora il marito quando si scopre che il furgone di Bossetti è nelle strade intorno alla palestra l'ora precedente la scomparsa della ragazzina. "Non puoi girare lì tre quarti d'ora, a meno che non aspettavi qualcuno". "Non lo so, risponde Bossetti, secondo quanto riportano alcuni giornali - temo di non riuscire a spiegarlo".
Il resoconto dell'intercettazione ambientale è nelle 60 mila pagine messe a disposizione della difesa dopo la chiusura delle indagini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA