Giuliano Pisapia "non è indagato, al momento il fascicolo è a carico di ignoti": lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a proposito delle trascrizioni delle nozze tra coppie omosessuali. Il sindaco di Milano sabato scorso aveva rivelato di essere indagato per non aver ottemperato alla richiesta del Prefetto. Ma non è così perché Bruti ha spiegato che la denuncia nei confronti del primo cittadino sono stati solo acquisiti atti.
Sabato scorso Pisapia, durante un convegno del Pd, aveva detto di essere stato iscritto nel registro degli indagati per omissione di atti d'ufficio in quanto non aveva ottemperato alla richiesta del Prefetto Francesco Paolo Tronca di cancellare le trascrizioni dei matrimoni omosessuali contratti all'estero. Dopo che lo scorso ottobre il Consiglio comunale di Milano aveva dato il via libera alle stesse trascrizioni. Stamani invece il procuratore della Repubblica ha spiegato che il sindaco non è indagato e che l'inchiesta, attualmente a carico di ignoti, è stata aperta dopo una denuncia da parte di un'associazione di cittadini arrivata tempo fa e per la quale sono stati acquisiti degli atti. L'indagine è coordinata dallo stesso procuratore capo e dal pm Letizia Mannella. "Apprendo con piacere di non essere indagato, ma la sostanza non cambia". Lo ha detto Giuliano Pisapia, in merito all'indagine della Procura sulle trascrizioni dei matrimoni tra coppie omossesuali all'estero. Quanto all' affermazione di essere indagato ha spiegato di aver "voluto chiarire che l'ignoto era noto" avendo "provveduto personalmente alla trascrizione", per evitare guai agli addetti al registro.
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