A Campo Pisano nel cuore del centro
storico di Genova è stata rievocata la storica battaglia della
Meloria, combattuta il 6 agosto 1284 dalle flotte di Genova e
Pisa e ricordata come uno degli eventi principali che segnò
l'epoca delle Repubbliche marinare.
A distanza di 740 anni da quel giorno infausto per i pisani
quando circa diecimila furono fatti prigionieri e solo dopo 13
anni di grandi sofferenze i superstiti vennero liberati, i
partecipanti alla rievocazione hanno deposto una corona d'alloro
alla presenza del sindaco di Pisa Michele Conti accompagnato
dall'assessore ai gemellaggi Buscemi e del sindaco di Genova
Marco Bucci con l'assessore alle tradizioni Bordilli, mentre la
professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut ha tenuto una lectio.
"Queste due città nel passato hanno fatto tantissimo
soprattutto per l'area del Mediterraneo - dichiara Bucci -. Non
dobbiamo dimenticare che noi come città di Genova dall'Elba
prendevamo il ferro, prendevamo il vino, prendevamo tante cose e
Pisa ovviamente commerciava con noi, poi stava contro di noi,
poi stavamo assieme ,insomma come succede sempre in queste
situazioni. Fa parte della nostra storia che va ricordata. Certo
dietro la battaglia della Meloria non c'è solo una vittoria o
una strategia navale ma c'è anche sangue, c'è anche gente che è
morta. Ci son tante cose che vogliamo ricordare ma certamente
non vogliamo ripetere. Dalla storia si imparano tante cose, si
cerca di non ripetere le cose brutte ma di ripetere le cose
belle".
Gli ospiti pisani sono stati poi accompagnati in una visita
nel centro storico genovese. "Un momento in cui le nostre
comunità si confrontano e in qualche modo si ritrovano a
distanza di oltre settecento anni - sottolinea il sindaco di
Pisa Conti -. La battaglia della Meloria è sicuramente un
momento importante, un momento che fa capire quanto il
Mediterraneo in quegli anni fosse zona di commercio, zona anche
di guerre tra le repubbliche marinare, però ritrovarsi oggi qui
è sicuramente un momento molto molto importante per le nostre
comunità che in qualche modo ricordano quei caduti ma nello
stesso tempo fanno vedere anche la loro vicinanza".
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