La tribuna dello stadio Alberto
Picco della Spezia intitolata alla squadra che ribaltò ogni
pronostico vincendo il campionato dell'Alta Italia nel 1944. In
quell'Italia occupata e in una città devastata da oltre cento
bombardamenti, l'allenatore Ottavio Barbieri costruì un gruppo
di uomini che scrissero una vicenda umana e sportiva che il club
e la città hanno voluto ricordare con un battesimo celebrato
oggi. "Abbiamo intitolato la tribuna ai Campioni del 1944
affinché la loro impresa rimanga indelebile - ha detto Andrea
Gazzoli, ad dello Spezia Calcio -. Tutti i ragazzi della Spezia
conosceranno questa storia ogni volta che entreranno nello
stadio e anche i giocatori vi si potranno ispirare".
Il sindaco Pierluigi Peracchini parla di "tricolore eterno"
anche se in verità la FIGC nel 2002 ha attribuito un titolo
onorifico. Una commissione per richiedere il riconoscimento di
uno scudetto vero e proprio fu creata qualche anno fa, ma senza
risultati. "Ma quegli eroi rappresentano valori che devono
essere condivisi dalle nuove generazioni", aggiunge Peracchini.
La tribuna, ristrutturata nell'ultimo anno con impegno economico
per tre quarti della famiglia Platek, proprietaria del club, e
per il resto dalla Regione Liguria, porta i nomi dei componenti
di quella formazione scritti in lettere nere su bianco. "Uno
stadio che guarda al futuro e alla Serie A - dice l'assessore
Giacomo Giampedrone -, che ci auguriamo di poter raggiungere con
una infrastruttura moderna". L'evento ho ottenuto il patrocinio
del corpo dei vigili del fuoco, sotto le cui insegne i giocatori
dello Spezia del 1944 giocavano per evitare la chiamata al
fronte. "Lo scudetto per sempre dello Spezia è qualcosa a cui
teniamo particolarmente - dice Lamberto Cinnitti, sorgente delle
Fiamme Rosse -. Questo è un evento che per noi ha un'importanza
nazionale".
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