"Scopro ora che le erogazioni al
Comitato Toti vennero fatte comunque e non sapevo che Aldo
Spinelli si fosse rivolto al governatore per risolvere i
problemi legati alla proroga del terminal Rinfuse". È quanto ha
detto ai pubblici ministeri la manager Ivana Semeraro, del fondo
Icon Infrastructure, sentita come persona informata dei fatti
dai pm che si occupano dell'inchiesta per corruzione che ha
portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti. I nuovi particolari sono contenuti negli atti
depositati davanti al Riesame dove si è discusso della revoca
della misura per il presidente. La decisione dei giudici è
attesa tra mercoledì e giovedì.
Semerano, era emerso dalle intercettazioni, si era rifiutata
con l'imprenditore Spinelli di finanziare per 40 mila euro il
comitato elettorale di Toti, perché a suo avviso "questi
pagamenti possono essere visti come corruzione". Spinelli, va
ricordato, era socio della Icon nel porto di Genova e chiese al
Fondo di accollarsi un finanziamento da 40 mila euro.
L'imprenditore, sarebbe la tesi, voleva usare come schermo il
fondo di investimento inglese per evitare di comparire tra i
finanziatori di Toti.
Sempre dalle nuove carte depositate al Riesame emergono nuovi
dettagli per la vicenda delle pubblicità pagate da Esselunga al
Comitato Toti, secondo l'accusa in cambio di una velocizzazione
dell'iter per aprire un nuovo store a Sestri Ponente. Secondo
gli investigatori, il primo contratto tra la Pvt (società
dell'ex senatore Maurizio Rossi, indagato per finanziamento
illecito) e il Comitato "sarebbe stato volutamente retrodatato,
rispetto all'incontro del 17 marzo 2022" durante il quale si
sarebbe trovato il modo per fare passare più spot elettorali
rispetti a quelli effettivamente previsti".
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