Greenpeace, presente al Porto
Antico di Genova con la nave rompighiaccio Arctic Sunrise in
vista della spedizione "C'è di mezzo il mare 2024", ha
partecipato nei giorni scorsi alla manifestazione contro il
rigassificatore a Savona ma non ha potuto attraccare nel porto
savonese. A spiegare cosa sia successo è Alessandro Giannini
dell'unità che si occupa di politica e scienze per Greenpeace
Italia. "A Savona l'unico posto dove può andare questa nave è un
molo che è di proprietà privata ed è sottoposto a dei vincoli
per le crociere e per l'antiterrorismo e va bene. Però il
risultato è stato che ci hanno detto "sì potete venire" ma
l'accessibilità sarebbe stata quasi nulla e soprattutto per fare
un evento a bordo volevano l'elenco completo delle persone. Ora,
consegnare un elenco completo di chi è contrario al
rigassificatore a Savona suona molto di schedatura e quindi a
questa cosa noi ci siamo rifiutati in accordo con i comitati
perché noi questa iniziativa l'abbiamo fatta con loro".
"E' un segnale che non tranquillizza - ha concluso Giannini
-: l'idea che l'uso degli spazi per una nave di Greenpeace,
notoriamente pacifisti, non siano consentiti dovrebbe far
suonare un campanello d'allarme. Noi siamo qui per sostenere chi
protesta in maniera e pacifica e non violenta e quello è un
discrimine molto chiaro per noi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA