"Il sovrapprezzo richiesto
dall'autotrasporto è solo un modo per penalizzare e allontanare
la merce da Genova e chi, come gli spedizionieri paga
quotidianamente un conto salatissimo alle carenze del sistema".
Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, l'associazione degli
spedizionieri genovesi, lancia l'allarme dopo aver ribadito il
"no" al congestion surcharge, appunto il sovrapprezzo chiesto
dalle associazioni di autotrasporto per le merci in arrivo e in
partenza dal porto di Genova, per compensare gli extracosti
sostenuti a causa delle continue congestioni e ritardi operativi
del sistema. E chiede all'Autorità di sistema portuale di
convocare al più presto le parti in un unico tavolo di
confronto. "Da Milano ci giungono notizie di aziende che si
stanno organizzando con servizi intermodali sul porto della
Spezia per eludere questa sovrattassa. E' evidente, dunque, il
danno che si arrecherebbe a tutto il porto di Genova. Senza
dimenticare che poi tocca proprio agli spedizionieri
confrontarsi con la concorrenza e con i mercati internazionali"
denuncia Botta. "Il porto di Genova non soffre di una situazione
di congestionamento quotidiano - aggiunge rispondendo alle
imprese di autotrasporto -. Problematiche di questo tipo si
sono verificate solo in alcuni giorni della settimana e su
specifici terminals per alcune navi in arrivo: è iniquo
applicare un surcharge che non poggi su certificate situazioni
di congestionamento o difficoltà".
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