Andrea Bandini, 25 anni, nato a Mosca (Russia), ma con cittadinanza italiana avrebbe 'sostanzialmente confessato' il tentato omicidio di Angelo Imporzani e Karin Dupres, massacrati a colpi di roncola, nella loro casa a Celesia di San Colombano Certenoli, in provincia di Genova, il 9 giugno scorso. I due sono genitori della sua ex fidanzata Giulia.
Lo ha fatto rendendo spontanee dichiarazioni ai carabinieri, e ha ribadito le proprie parole durante l'interrogatorio di oggi davanti al pubblico ministero, assistito dal suo avvocato.
Bandini è accusato del duplice tentato omicidio della coppia e di aver sgozzato il cane dei due, reati aggravati dalla crudeltà.
Il pm aveva disposto il fermo per tentato omicidio aggravato a carico dell'ex fidanzato della figlia di Angelo Imporziani e Karina Dupres, la coppia massacrata a colpi di roncola nell'abitazione di San Colombano Certenoli, in provincia di Genova.
L'uomo è stato rintracciato in un rifugio di Santo Stefano d'Aveto. La struttura è stata circondata e i carabinieri sono entrati bloccando l'uomo. Interrogato in procura, è stato successivamente accompagnato in carcere a Marassi.
Stando alle prime informazioni l'uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione, aveva scritto alla ragazza alcuni messaggi minacciando la madre e il cane.
Secondo la ricostruzione il fermato, 25 anni, venerdì scorso aveva lasciato la propria abitazione dove si trovava in affitto e ha deciso di non utilizzare più il proprio telefono per rendersi irrintracciabile.
Poi, probabilmente il giorno dopo, si è introdotto in una casa disabitata a pochi metri dall'abitazione dei genitori della sua ex fidanzata, probabilmente per controllarne la routine.
La domenica sera, intorno alle 22 ha deciso di concretizzare le minacce nei confronti della sua ex ragazza, ovvero fare del male alla madre e al padre e anche al cane: si è arrampicato lungo la parete esterna fino a raggiungere la terrazza della casa dove, proprio in quel momento, Karin Dupres (mamma 65enne della sua ex) stava per chiudere le imposte.
L'ha subito colpita con la roncola al viso ed alla testa e la donna ha urlato, chiamando il marito in aiuto mentre A.B., entrato nella camera da letto, ha ucciso il cane. Poi ha colpito con altrettanta veemenza il marito della donna che si trovava in bagno.
Poi, rubate le chiavi della Cinquecento è scappato a bordo dell'auto, con la quale - dopo poche curve - è uscito di strada. A quel punto si è allontanato a piedi nel bosco.
Una segnalazione secondo cui l'uomo si era allontanato verso un rifugio tra i boschi a 2 ore a piedi da Santo Stefano d'Aveto ha portato i carabinieri a raggiungere un rifugio e, dopo avere circondato la struttura, sono entrati e hanno bloccato l'uomo.
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