Con l'arrivo delle ferie per i
lavoratori della sanità rischia di alterarsi "il precario
equilibrio tra servizi da garantire e il personale a
disposizione nelle strutture ospedaliere e nei distretti delle
asl. Una semplice comunicazione di malattia, una gravidanza,
un'assunzione che non dovesse concretizzarsi complicherebbe una
situazione già drammatica, contribuendo a peggiorare condizioni
non più sostenibili per lavoratori e utenza". Lo scrivono in una
nota Milena Speranza, Marco Vannucci, Massimo Bagaglia,
rispettivamente segretari generali di Uil Fpl Liguria, Genova e
La Spezia e Riccardo Ronca segretario territoriale della Uil Fpl
Ponente Ligure.
"Abbiamo formulato a Regione Liguria alcune richieste
fondamentali. Occorre invertire la rotta sul finanziamento ai
privati destinando maggiori risorse alla sanità pubblica con il
potenziamento della medicina sul territorio - spiegano i
segretari - La sanità ligure ha bisogno di assumere almeno 955
unità per diminuire i carichi di lavoro, migliorare le
condizioni dei colleghi ormai stremati e dare un servizio
dignitoso all'utenza. E poi, occorre un maggior investimento di
risorse sugli istituti a cui ricorrere in attesa
dell'espletamento dei relativi concorsi o della proroga delle
graduatorie in scadenza, per le attività svolte oltre al proprio
orario di lavoro riconducibili alla carenza di personale e
necessarie a garantire i servizi. Senza nuove assunzioni quale
sarà il futuro delle Centrali Operative Territoriali e delle
Case di Comunità? Il rischio è quello di non erogare i servizi e
di non farsi carico delle cronicità agevolando gli accessi
impropri presso ospedali per acuti e pronto soccorso".
Uil Fpl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, in
questi giorni ha continuato a spingere su Regione per
incrementare le tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive e ha
ottenuto 50 euro lordi l'ora. Purtroppo sull'ampliamento della
platea delle qualifiche non esistono spazi di manovra da parte
del Governo. "Continueremo a batterci per il diritto alla salute
di tutti i liguri ma anche per il benessere psicofisico delle
lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo".
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