La Procura di Milano ha chiesto
di condannare a 3 anni e mezzo di carcere e 200 mila euro di
multa Paolo Fiorentino, l'ex ad di Carige e ora amministratore
delegato di Banca Progetto, tra gli imputati a Milano per la
vicenda che riguarda la semestrale del 2018 e la presunta
mancata comunicazione al mercato della necessità di svalutare
sofferenze (crediti non performing) per centinaia di milioni.
Sono le conclusioni del pm Paolo Filippini che ha chiesto anche
di condannare a 2 anni e 4 mesi e 200 mila euro di multa
l'allora responsabile della tenuta delle scritture contabili
Mauro Mangani e la banca a 600 mila euro di sanzione pecuniaria.
Le accuse sono manipolazione del mercato e false comunicazioni
sociali.
Il pubblico ministero nella sua requisitoria, che ha anche
messo nero su bianco in una memoria depositata ai giudici della
terza sezione penale del Tribunale, ha sostenuto che l'esistenza
delle carenze contabili-amministrative "ampiamente conosciute
dalla banca e già censurate dalla Bce" sarebbe stata affrontata
da Fiorentino "con un approccio dilatorio, finalizzate a
contenere le richieste di maggiori accantonamenti avanzate
daglli ispettori". E questo per evitare gli effetti negativi
"sui risultati di bilancio della semestrale e sui ratios
patrimoniali, rinviando consapevolmente la loro
contabilizzazione ad altro momento".
Per il rappresentante della pubblica accusa, il motivo di ciò
risiederebbe nel fatto che il banchiere "voleva proseguire nel
ruolo di amministratore delegato" di Carige "per la nuova lista
che voleva prenderne il controllo", depositata da Raffaele
Mincione e sostenuta dagli imprenditori Gabriele Volpi e Aldo
Spinelli, quest'ultimo agli arresti domiciliari così come il
Presidente della Liguria Giovanni Toti nell'indagine di Genova.
In sostanza avrebbe voluto "arrivare alle elezioni del Cda del
21/9/2018" con un "un risultato di continuità positiva della sua
gestione così da poter attrarre il maggior numero di voti degli
azionisti". Si ritorna in aula il prossimo 12 giugno, quando la
parola passerà alle parti civili, tra cui Malacalza
Investimenti, e alle difese.
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