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Associazioni, basta sacrificare l'ambiente parco Portofino

Associazioni, basta sacrificare l'ambiente parco Portofino

Legambiente, Lipu e Wwf soddisfatte per ok Tar

GENOVA, 22 maggio 2024, 11:54

Redazione ANSA

ANSACheck

Tar annulla decreto ridimensionamento Parco Portofino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le associazioni Legambiente, Lipu e WWF Italia "esprimono viva soddisfazione per l'accoglimento da parte del Tar del ricorso presentato contro il decreto del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che definiva la perimetrazione provvisoria e le misure di salvaguardia del parco di Portofino, riducendone i confini rispetto a quanto precedentemente stabilito". La notizia è dell'altro ieri. "Dalla sentenza - dichiarano le associazioni, che nel giudizio sono state difese dall'avv. Riccardo Lertora - emerge chiaramente la gravità dell'azione del Ministero il quale ha accolto le richieste del Presidente della Regione Liguria determinando la riduzione dei confini dell'area protetta da 5.363 ettari a circa 1500 ettari. Questa enorme riduzione dei confini dell'area protetta, fatta coincidere perlopiù con un territorio già protetto a livello regionale, è stata disposta dal Ministero in violazione delle valutazioni scientifiche e delle norme tecniche, solo per assecondare le richieste di alcuni centri di interesse, come il mondo venatorio, che si oppongono ad ogni forma di protezione della natura, considerata alla stregua di un parco giochi privato".
    Nel disporre la riperimetrazione del parco il Ministero, denunciano ancora le associazioni, "ha in un solo colpo smentito sé stesso, avendo annullato due precedenti decreti e si è discostato, senza alcuna motivazione, dalle conclusioni di natura tecnico scientifica esposte da ISPRA, che, lo si rammenta, fa capo proprio al Ministero dell'Ambiente. Questa sentenza segna una fondamentale tappa in un'articolata vicenda non solo politico amministrativa ma anche giudiziaria, che ha visto già pronunciarsi il TAR Lazio e il Consiglio di Stato. In questo iter, le associazioni, ancor prima di ricorrere ai giudici, avevano più volte richiamato il Ministero alla propria responsabilità segnalando queste macroscopiche anomalie".
   
   

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