Marco Scajola, assessore regionale
all'urbanistica, Pietro Piciocchi vicesindaco di Genova e Paolo
Gallo, amministratore di Arte hanno dato il via, con la prima
gittata di calcestruzzo, ai lavori di riqualificazione e
rigenerazione del quartiere Diamante a Begato(Genova). Lavori
finanziati con 15 milioni di euro stanziati da Regione Liguria
tramite il "Programma innovativo nazionale sulla qualità
dell'abitare" (Pinqua) nell'ambito del Pnrr.
Là dove vi era la storica Diga Rossa di Begato (abbattuta nel
2022), struttura edilizia nata nei primi anni '80, verranno
costruite tre palazzine per un totale di 60 nuovi appartamenti:
20 di edilizia residenziale sociale e 40 di edilizia
residenziale pubblica. Verrà ristrutturata la casetta ambientale
e creati nuovi percorsi nel verde. Nasceranno un'area di sosta
panoramica, un teatro all'aperto , una nuova casa della cultura,
un centro per le associazioni del quartiere, una piazza e una
nuova stazione dei Carabinieri.
"E' qualcosa di storico che non si è mai visto in Liguria ed
è una delle prime operazioni di questo tipo anche a livello
nazionale-ha dichiarato l'assessore Scajola-. Siamo molto
orgogliosi di aver portato avanti un lavoro che è partito da una
considerazione che fu fatta insieme al presidente Giovanni Toti
guardando gli alloggi della vecchia Diga e ci rendemmo conto che
non erano vivibili".
I lavori verranno completati nel 2025. Proseguono intanto i
lavori di riqualificazione anche della Diga Bianca in via Cechov
con i 37 alloggi che verranno trasformati in 55 unità
residenziali ad alta efficienza energetica, con un intervento di
4 milioni e 270 mila euro.
"Un'operazione che mette al centro la dignità della
persona-ha sottolineato il vicesindaco di Genova Piciocchi-.
Basta ghetti, basta grandi concentrazioni di degrado e tutto
quello che ha simboleggiato questo complesso".
"Dobbiamo dare l'idea di una qualità di vita diversa. Deve
esserci un modello di abitare che deve dare un segnale di
discontinuità totale con il passato, erano tempi diversi. Oggi
siamo nel 2024, bisogna pensarla diversamente" ha aggiunto Paolo
Gallo amministratore unico di Arte Genova.
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