"I cambiamenti climatici
influiscono sul turismo? A quanto dicono i dati di una nota
agenzia di viaggi online olandese nel rapporto 'Travel
prediction' sembra proprio di sì. Lo studio rivela come il 51%
dei viaggiatori nel mondo sceglieranno le proprie destinazioni
in base al clima. Se prima era una un fenomeno consolidato
soprattutto per gli abitanti delle zone fredde e gli inverni
rigidi, la tendenza sarà quella opposta: cittadini che scappano
da zone di residenza di caldo torrido per cercare almeno una
settimana di frescura". Lo ha detto Giuseppe Giaccardi, esperto
di strategia, web economy e pianificazione, nel suo intervento
all'Economic Forum Giannini di Chiavari, dedicato al fondatore
della Bank of America di origini liguri.
A confermare quanto i cambiamenti climatici incideranno, e
incidono tuttora, sulle scelte del turismo e sui relativi
sviluppi strategici, è intervenuto Paolo Grigolli, ex direttore
del turismo della Val di Fassa: "In Francia stanno già
ragionando su come allontanare di almeno 150 metri dalla costa
le attività turistiche in vista dell'innalzamento del mare. E la
Corte dei Conti, sempre in Francia, sconsiglia alle municipalità
di investire su impianti sciistici al di sotto dei 1800 metri".
Parametri e scenari che il Tigullio, la Liguria, l'Italia non
hanno ancora preso in considerazione e su cui occorre una
profonda riflessione con dati e azioni. Azioni che l'assessore
del comune di Chiavari Gianluca Ratto auspica condivise per
tutto il Tigullio e per il quale l'unica via è quella della
unione di comuni: "in tutto il Tigullio siamo 150mila abitanti,
come un quartiere di Milano, forse meno. Eppure abbiamo dei
comuni nell'entroterra con meno di 300 abitanti - ha detto Ratto
- frazionamento che non aiuta la sinergia e che andrebbe
superato unendo i comuni. Sono tante le sfide che ci aspettano
ma che, divisi, non riusciremo ad affrontare".
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