"I martiri della Benedicta devono
ricordarci il ruolo fondamentale che ha la memoria. È nostro
dovere onorare coloro che hanno combattuto per noi e imparare
dalle lezioni del passato per costruire un futuro migliore. Dal
sacrificio di queste 154 vite sono germogliati i semi di
democrazia, giustizia e pace: nostri beni primari. Non possiamo
dimenticare: tutti coloro che possono e in primis le istituzioni
hanno l'obbligo di tramandare il ricordo di quel tragico periodo
della nostra storia, carico di dolore, di odio, di violenza, di
sopraffazione e che ha visto il perpetrarsi di crimini contro
l'umanità. Dobbiamo ricordare: perché chi dimentica non solo
perde il suo passato, ma perderà anche il suo futuro". Lo ha
detto il presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo
Cassibba nel corso della commemorazione per l'ottantesimo
anniversario della strage della Benedicta a Capanne Marcarolo,
frazione di Bosio in provincia di Alessandria.
La strage fu compiuta dai nazifascisti.
L'eccidio, avvenuto tra il 6 e l'11 aprile 1944 presso
l'Abbazia della Benedicta, contò 154 vittime. Alla cerimonia
presenti anche il vicepresidente del consiglio regionale Armando
Sanna, Valentina Cuppi (sindaco di Marzabotto), Laurea Repetto
(consigliera con delega alle Pari opportunità di Città
metropolitana), l'ex segretario della CGIL Sergio Cofferati,
Giacomo Ronzitti (presidente ILSREC) e l'on. Luca Pastorino.
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