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Morto a Portofino: pm, archiviare sindaco e direttore Parco

Morto a Portofino: pm, archiviare sindaco e direttore Parco

"Nessuna responsabilità. Ma auspicabili indicazioni su sentieri"

GENOVA, 04 aprile 2024, 15:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessuna responsabilità da parte dell'Ente Parco di Portofino per la morte di Eros Coppola, l'elettricista di 31 anni precipitato il 12 marzo 2023 dal Passo del Bacio, sul versante meridionale del promontorio di Portofino. Per questo il pubblico ministero Elena Schiavetta ha chiesto l'archiviazione per il sindaco e allora presidente dell'Ente Parco e per Federico Marenco, il direttore de Parco.
    "La responsabilità dell'Ente Parco - si legge nella richiesta - è da ritenersi insussistente in quanto l'informazione fornita sul grado di difficoltà del percorso è nel suo complesso, esaustiva, e ciò nonostante che la sigla EE non sia riportata sulla cartellonistica". Ma il pm sottolinea anche come l'indicazione della sigla "sarebbe comunque auspicabile in un'ottica di prevenzione di altri incidenti ed infortuni, così come la revisione/integrazione degli avvisi ivi riportati in modo da far risaltare anche all'occhio inesperto che si tratta di un sentiero impervio con tratti esposti, sconsigliato a chi non abbia ottima esperienza, passo fermo e assenza di vertigini".
    Dalle indagini fatte dai carabinieri è emerso che l'Ente ha affrontato in più sedute la questione della sicurezza del sentiero senza però mai "adottare decisioni "organiche" all'esito, ad esempio, di uno studio progettuale da parte di esperti tecnicamente idonei, quali in primis guide alpine, limitandosi ad adottare soluzioni parziali e contingenti".
    Il pm critica il tipo di cartellonistica che c'era perché "il sentiero predetto - quello segnato con due pallini rossi - viene indicato come "molto impegnativo" ma non vi è l'indicazione "tecnica" di EE " e "indica precauzioni che parrebbero non del tutto esaustive lasciando intendere che la pericolosità del sentiero sia legata alla difficoltà di approvvigionamento idrico, di colpi di calore e di rischio di caduta per calzature non idonee e non già alla difficoltà strettamente tecnica dello stesso".
   

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