Nessuna responsabilità da parte
dell'Ente Parco di Portofino per la morte di Eros Coppola,
l'elettricista di 31 anni precipitato il 12 marzo 2023 dal Passo
del Bacio, sul versante meridionale del promontorio di
Portofino. Per questo il pubblico ministero Elena Schiavetta ha
chiesto l'archiviazione per il sindaco e allora presidente
dell'Ente Parco e per Federico Marenco, il direttore de Parco.
"La responsabilità dell'Ente Parco - si legge nella richiesta
- è da ritenersi insussistente in quanto l'informazione fornita
sul grado di difficoltà del percorso è nel suo complesso,
esaustiva, e ciò nonostante che la sigla EE non sia riportata
sulla cartellonistica". Ma il pm sottolinea anche come
l'indicazione della sigla "sarebbe comunque auspicabile in
un'ottica di prevenzione di altri incidenti ed infortuni, così
come la revisione/integrazione degli avvisi ivi riportati in
modo da far risaltare anche all'occhio inesperto che si tratta
di un sentiero impervio con tratti esposti, sconsigliato a chi
non abbia ottima esperienza, passo fermo e assenza di
vertigini".
Dalle indagini fatte dai carabinieri è emerso che l'Ente ha
affrontato in più sedute la questione della sicurezza del
sentiero senza però mai "adottare decisioni "organiche"
all'esito, ad esempio, di uno studio progettuale da parte di
esperti tecnicamente idonei, quali in primis guide alpine,
limitandosi ad adottare soluzioni parziali e contingenti".
Il pm critica il tipo di cartellonistica che c'era perché "il
sentiero predetto - quello segnato con due pallini rossi - viene
indicato come "molto impegnativo" ma non vi è l'indicazione
"tecnica" di EE " e "indica precauzioni che parrebbero non del
tutto esaustive lasciando intendere che la pericolosità del
sentiero sia legata alla difficoltà di approvvigionamento
idrico, di colpi di calore e di rischio di caduta per calzature
non idonee e non già alla difficoltà strettamente tecnica dello
stesso".
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