/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Uccise il fratello malato con sedativo', Pg chiede 14 anni

'Uccise il fratello malato con sedativo', Pg chiede 14 anni

A Milano l'appello bis per la morte dell'avvocato dei vip Corini

MILANO, 27 marzo 2024, 10:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Deve essere condannata a 14 anni e 2 mesi di reclusione per omicidio volontario Marzia Corini, medico anestesista, accusata di aver ucciso, il 25 settembre del 2015, con un'overdose di Midazolam, un sedativo, il fratello Marco Corini, avvocato di vip e calciatori e che era malato terminale di cancro, nella sua casa di Ameglia (La Spezia).
    La richiesta è arrivata stamani dalla procuratrice generale di Milano Francesca Nanni nel processo d'appello bis, che è iniziato nel capoluogo lombardo, dopo che la Cassazione lo scorso anno ha annullato con rinvio l'assoluzione per la donna che era stata decisa dalla Corte d'Appello di Genova nel maggio 2022. Corte che aveva ribaltato la condanna del primo grado.
    Secondo la pg Nanni, la donna, 59 anni, avrebbe iniettato quel sedativo al fratello, che aveva ancora da vivere solo poche settimane, per un mix di moventi, quello "economico" legato all'eredità e quello "personale e familiare". La sua "confessione", ha ricordato la pg, è arrivata in una telefonata intercettata nella quale diceva il 21 gennaio 2016: ""Gli ho fatto un regalo, ho interrotto la sua vita in un momento in cui non era consapevole di avere la morte vicino".
    La pg ha chiesto, comunque, in linea con la condanna di primo grado, il "minimo della pena", sostenendo che non si possono riconoscere i "motivi socialmente utili" per il suo comportamento, ma le attenuanti generiche per quel "rapporto personale e familiare" e prevalenti sulle aggravanti. L'imputata ha sempre sostenuto che non voleva uccidere il fratello, ma alleviare le sue sofferenze.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza