"Continua il crollo della gestione
sanitaria in Liguria, sotto la guida di Toti. Nonostante siano
arrivati 80 milioni di euro in più dal Fondo Sanitario
Nazionale, tutti però da impiegare per gestire il rinnovo dei
contratti, la Giunta ha presentato una manovra per coprire i 63
milioni di euro di disavanzo residui nel 2023, con tagli ai
servizi, a partire dalla sanità". Lo denuncia in una nota il
capogruppo regionale del Partito Democratico Luca Garibaldi a
commento delle ultime iniziative della Giunta sulla sanità.
"Pochi mesi fa - prosegue Garibaldi - Toti negava il buco di
bilancio: poi l'ha minimizzato. Ha incolpato prima i direttori
generali, appena rinominati, poi il Governo nazionale. Il tutto
per non ammettere le sue responsabilità in una gestione della
sanità fallimentare. Dal 2022 al 2023 il buco di bilancio della
sanità ligure è raddoppiato, arrivando a 63 milioni. Per
ripianarlo vengono cancellati i 35 milioni di euro che nello
scorso bilancio erano stati promessi alle aziende sanitarie per
garantire i livelli essenziali di assistenza, a partire dal
recupero delle liste d'attesa, e che ora serviranno per colmare
il buco. Così sarà per i 4 milioni tagliati all'agricoltura; i 2
in meno al lavoro, uno allo sviluppo economico e uno alla
scuola. Oltre a una serie di altri tagli (tranne che sulla
comunicazione) di cui sono ancora da verificare gli impatti".
"Toti sta portando al collasso la sanità pubblica: aumentano i
disavanzi, diminuiscono i servizi e i futuri tagli rischiano di
aprire una stagione ancora più complessa per i servizi sanitari
e non solo. Il fallimento è totale e quest'ultima manovra ne è
purtroppo l'ulteriore riprova", conclude il capogruppo Pd.
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