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Inps, triplica l'uso del congedo di paternità in Liguria

Inps, triplica l'uso del congedo di paternità in Liguria

In 10 anni Genova a 69%, La Spezia 64%, Savona 59% e Imperia 52%

GENOVA, 18 marzo 2024, 10:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tasso di utilizzo del congedo di paternità in Liguria è triplicato negli ultimi dieci anni: la provincia dove i lavoratori lo usano di più è Genova con il 69% degli aventi diritto, seguono La Spezia (64%), Savona (59%) e Imperia (52%), lontane dai valori più elevati in Italia superiori all'80%, che si registrano nelle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%). Lo evidenzia l'organizzazione 'Save the Children' analizzando i nuovi dati dell'Inps diffusi alla vigilia della Festa del Papà del 19 marzo.
    "In Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità si è più che triplicato fra il 2013 e il 2022. - spiega Save The Children - Se oggi sono ancora le donne a dover rinunciare alla carriera o addirittura al posto di lavoro perché il carico di cura dei figli risulta spesso un impedimento alla loro vita professionale, qualcosa nell'universo della paternità si muove e anche in maniera costante. Permane un forte squilibro di genere tra i due genitori nella cura dei figli, ma i dati mostrano che la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità si è più che triplicata". Una trend riscontrabile a livello nazionale e anche in Liguria.
    Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai neopapà ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto.
    Nella fruizione dei congedi di paternità si rilevano forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore di chi ha un contratto di lavoro più stabile. Tra i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il 70% (69,49%), tra quelli con contratto a tempo determinato scende al 35,95%, mentre tra gli stagionali arriva solo al 19,72%.
   

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