Il tasso di utilizzo del congedo
di paternità in Liguria è triplicato negli ultimi dieci anni: la
provincia dove i lavoratori lo usano di più è Genova con il 69%
degli aventi diritto, seguono La Spezia (64%), Savona (59%) e
Imperia (52%), lontane dai valori più elevati in Italia
superiori all'80%, che si registrano nelle province di Bergamo e
Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e
Pordenone (85%). Lo evidenzia l'organizzazione 'Save the
Children' analizzando i nuovi dati dell'Inps diffusi alla
vigilia della Festa del Papà del 19 marzo.
"In Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità si è
più che triplicato fra il 2013 e il 2022. - spiega Save The
Children - Se oggi sono ancora le donne a dover rinunciare alla
carriera o addirittura al posto di lavoro perché il carico di
cura dei figli risulta spesso un impedimento alla loro vita
professionale, qualcosa nell'universo della paternità si muove e
anche in maniera costante. Permane un forte squilibro di genere
tra i due genitori nella cura dei figli, ma i dati mostrano che
la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità
si è più che triplicata". Una trend riscontrabile a livello
nazionale e anche in Liguria.
Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità
prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre
oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai
neopapà ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi
al parto.
Nella fruizione dei congedi di paternità si rilevano forti
disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore
di chi ha un contratto di lavoro più stabile. Tra i lavoratori
con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il
70% (69,49%), tra quelli con contratto a tempo determinato
scende al 35,95%, mentre tra gli stagionali arriva solo al
19,72%.
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