"Nei giorni scorsi è stato
presentato a Palazzo Tursi un nuovo progetto per il porto di
Genova e per le sue attività, una prima bozza del futuro piano
regolatore. Non capiamo che direzione si voglia dare ad uno dei
maggiori volani economici della città e della Regione. Vediamo
molti affreschi o plastici e poca concretezza e notiamo invece
una sola certezza: di lavoro non si parla mai, né del suo
sviluppo, né della sua qualità". Lo denuncia in una nota Roberto
Gulli, segretario generale della Uiltrasporti Liguria.
"Chiediamo all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure
Occidentale, peraltro unico soggetto titolato a parlare di porto
(anche a palazzo san Giorgio si possono fare le presentazioni),
di battere un colpo e di convocare le parti sociali per farci
capire verso quale direzione il porto di Genova, ma anche lo
scalo di Savona, si proietteranno. Nei porti è già aperto lo
stato di agitazione per via di un rinnovo del CCNL in salita e
riteniamo utile che il confronto territoriale, anche su temi di
carattere strategico, sia di maggiore coinvolgimento delle parti
sociali, ad oggi escluse soprattutto sui temi che riguardano il
futuro del porto, come accaduto nei giorni scorsi. Fiduciosi,
attendiamo risposte", conclude Gulli.
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