I carabinieri del Nas hanno
sequestrato la Casa maternità Le Maree, nel quartiere Foce di
Genova. Si tratta di una struttura che si occupa di aiutare le
coppie nella fase della gravidanza e nel momento del parto che
non avviene in ospedale ma appunto dentro i locali de Le Maree.
Il provvedimento è legato alla mancanza di autorizzazioni del
sindaco e della Regione Liguria. La procura di Genova contesta
anche lesioni colpose su nove neonati dopo che durante la
degenza erano stati portati in ospedale per dei problemi di
salute. Il pubblico ministero Giuseppe Longo ha indagato quattro
ostetriche che lavorano nella struttura difese dall'avvocata
Francesca Pastore.
L'inchiesta era stata in un primo momento archiviata dal pm
Arianna Ciavattini e poi riaperta dopo una nuova informativa dei
Nas. In pratica, secondo gli investigatori, le case o istituti
di cura e di assistenza ostetrica o per gestanti non possono
essere aperte in assenza di speciale autorizzazione. Tale
autorizzazione, si legge nel decreto di convalida del sequestro,
"non può essere concessa in Liguria la cui legge sanitaria non
prevede, tra le strutture sanitarie che possono operare al di
fuori degli ospedali e delle cliniche private, le cosiddette
case maternità".
Il problema riguarderebbe la degenza post-parto per madri e
neonati. Viene contestata anche la ricettazione perché sono
stati trovati dei farmaci ad uso ospedaliero, alcuni scaduti e
in cattivo stato di conservazione. Per quanto riguarda le
lesioni colpose (nove neonati che sono stati trasferiti al
Gaslini dopo il parto) sono in corso accertamenti per capire se
vi sia un nesso tra i parti avvenuti nelle struttura, le carenze
igienico sanitarie riscontrate, e le lesioni stesse. Per gli
inquirenti la mancanza di autorizzazioni "implica
l'impossibilità da parte degli organi di controllo di esercitare
qualsivoglia attività di vigilanza perché non avrebbero alcun
titolo per farvi accesso".
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